Autore drammatico uruguaiano.
È considerato il più valido rappresentante della letteratura
teatrale sudamericana del primo Novecento. Di formazione autodidatta, si
avviò ben presto alla carriera giornalistica a Montevideo e a Buenos
Aires. Appassionato del teatro di Tolstoj, Ibsen, Hauptmann, Galdòs,
Bracco, e contemporaneamente sensibile all'influenza del teatro gauchesco, del
sainete criollo, della tradizione drammatica argentina,
S. seppe
creare forme di teatro del tutto originali, caratterizzate da un impegno di
indagine sociologica che ben corrisponde alla formazione ideologica
anarchico-radicale. Rifiutando le forme melodrammatiche e romanticheggianti
allora di moda, optò per un teatro realista, con atmosfera e caratteri
precisamente delineati, con intrecci e situazioni vicini alla vita di tutti i
giorni, senza per ciò rinunciare a soluzioni sceniche di grande efficacia
drammatica. Tra i suoi lavori migliori (compose 23 opere in soli sei anni)
citiamo:
La gringa (1904),
Barranca abajo (1905),
Pobre gente
(1909) (Montevideo 1875 - Milano 1910).